B.B. La Curandera
Alla scoperta della Sacra di San Michele: storia, spiritualità e letteratura
La Sacra di San Michele è simbolo di spiritualità, storia e mistero.
Scopri cosa vedere e dove soggiornare per vivere un’esperienza unica in Val di Susa.
La Sacra di San Michele è simbolo di spiritualità, storia e mistero.
Scopri cosa vedere e dove soggiornare per vivere un’esperienza unica in Val di Susa.
La Sacra di San Michele: un luogo sospeso fra cielo e terra
Se stai cercando un luogo capace di unire mistero, fede e bellezza paesaggistica, la Sacra di San Michele è una tappa imperdibile. Situata a pochi minuti da La Curandera, il nostro Bed&Breakfast a Rosta, è facilmente raggiungibile per una visita giornaliera ricca di fascino.
La Sacra di San Michele si erge maestosa sulla cima del Monte Pirchiriano, all’ingresso della Val di Susa, dominando la vallata con il suo profilo inconfondibile, visibile da chilometri di distanza.
Oltre a essere uno dei più importanti monumenti religiosi del Piemonte, rappresenta il punto di partenza italiano della celebre Linea Sacra di San Michele, un allineamento energetico che collega sette abbazie dedicate all’Arcangelo Michele.
Questo luogo affascina pellegrini, escursionisti, turisti e appassionati di storia: qui l’architettura si fonde con la roccia e la spiritualità si intreccia con il mistero, creando un’atmosfera che lascia senza parole.
Cenni storici: mille anni tra fede e pietra
Fondata intorno all’anno 1000, la Sacra di San Michele fu un importante centro religioso e culturale durante il Medioevo: accoglieva sia monaci benedettini che pellegrini diretti a Roma o Santiago. La sua posizione strategica, tra le Alpi e la pianura, la rese anche un punto di osservazione e difesa.
Il complesso abbaziale è un capolavoro di architettura romanica, impreziosito da elementi gotici e decorazioni suggestive. Tra le parti più affascinanti troviamo la Scalinata dei Morti, fiancheggiata da antichi sarcofagi; il Portale dello Zodiaco, decorato con simboli astronomici e misteriosi; il campanile, da cui si gode una vista mozzafiato sulla Val di Susa; e infine le cripte, che custodiscono i resti archeologici dell’antica abbazia.
Passeggiare tra le mura della Sacra significa intraprendere un vero e proprio viaggio nel tempo, accompagnati dal silenzio e dalla maestosità della pietra.
La “Linea Sacra di San Michele”: una congiunzione millenaria
La Sacra di San Michele non è un luogo di culto isolato: si inserisce in un allineamento geografico e simbolico noto come la Linea Sacra di San Michele. Questa linea immaginaria collega sette santuari dedicati all’Arcangelo Michele, tracciando un asse quasi perfettamente rettilineo che attraversa l’Europa, da Skellig Michael in Irlanda fino al Monte Sant’Angelo in Puglia. Tra le tappe più significative troviamo anche il celebre Mont-Saint-Michel in Francia e, naturalmente, la Sacra di San Michele in Piemonte.
Secondo la tradizione, questa linea rappresenterebbe la “spada” di Michele, simbolo della sua protezione e della sua energia. Questo allineamento geografico continua ad affascinare viaggiatori, pellegrini e studiosi, offrendo uno spunto di riflessione per chi cerca un cammino spirituale che unisce luoghi sacri, natura e simbolismo.
I misteri della Sacra scolpiti nella pietra
Passeggiare alla Sacra significa anche lasciarsi interrogare da segni e forme. Il Portale dello Zodiaco, risalente al XII secolo, è uno degli elementi più enigmatici dell’intero complesso: scolpito dal maestro Nicolao, raffigura i dodici segni zodiacali, simboli che nella cultura cristiana medievale erano letti in chiave cosmologica e spirituale. Lo Zodiaco, insieme alle decorazioni vegetali e animali, parla attraverso un linguaggio simbolico: l’uomo, la natura e il cosmo sono connessi. In altri punti dell’abbazia si trovano incisioni ed elementi architettonici che sembrano guidare il visitatore in un percorso iniziatico fatto di salite, passaggi stretti e aperture verso la luce. Nulla è lasciato al caso: ogni dettaglio sembra voler stimolare non solo lo sguardo, ma anche la coscienza.
Il cammino per raggiungere la Sacra: il pellegrinaggio continua
La Sacra, inoltre, non è solo meta di visite turistiche, ma anche di veri e propri cammini spirituali.
Il più noto è il Sentiero dei Principi, che parte da Sant’Ambrogio di Torino: si snoda tra boschi e rocce per circa 2 ore di cammino, con un dislivello di 600 metri. Un altro percorso è il Sentiero dei Pellegrini, che risale l’antico tracciato utilizzato nei secoli da chi si recava in preghiera all’abbazia.
Per i camminatori più esperti, la Sacra è una tappa simbolica lungo la Via Francigena e può essere collegata anche al Cammino di San Michele, che unisce vari luoghi sacri dedicati all’Arcangelo. Raggiungerla a piedi aggiunge profondità all’esperienza: la salita diventa metafora del viaggio interiore, la vista dall’alto un invito a cambiare prospettiva.
Leggende e curiosità: tra fede, folklore e mistero
Come ogni luogo carico di storia, anche la Sacra è avvolta da un alone di mistero. Molte leggende e curiosità, infatti, popolano la memoria collettiva. Una delle più note riguarda la costruzione miracolosa dell’abbazia: secondo la tradizione il suo fondatore, san Giovanni Vincenzo, trasportò da solo – con l’aiuto degli angeli – le pietre necessarie per iniziare l’opera.
Un’altra leggenda racconta del monaco ribelle, il cui spirito vagherebbe ancora tra le cripte. Alcuni parlano di sparizioni misteriose, di passaggi segreti, di presunti fenomeni inspiegabili che alimentano la fama esoterica del luogo.
Anche se queste storie non trovano conferme storiche, sono parte viva del racconto che la Sacra continua a ispirare, attirando curiosi, studiosi e pellegrini del mistero.
La Sacra e “Il Nome della Rosa”
Forse non tutti sanno che la Sacra di San Michele ha ispirato Umberto Eco per il suo celebre romanzo Il Nome della Rosa. Sebbene l’ambientazione del libro sia frutto dell’immaginazione, Eco dichiarò di aver tratto ispirazione da questo luogo per catturare l’atmosfera misteriosa e affascinante dell’abbazia protagonista del racconto. L’intreccio di mistero, religione, filosofia e architettura medievale che permea il romanzo trova eco nella Sacra, il che la rende particolarmente amata anche dagli appassionati di letteratura.


Cosa fare nei dintorni della Sacra di San Michele
Una visita alla Sacra non si limita all’interno dell’abbazia, ma offre numerose esperienze nei dintorni. È possibile partecipare a visite guidate che svelano la storia, la simbologia e i segreti dell’abbazia, oppure intraprendere escursioni lungo i sentieri panoramici che salgono al monte Pirchiriano. Si possono anche organizzare piacevoli passeggiate nel Parco Naturale dei Laghi di Avigliana e esplorare i borghi storici di Sant’Ambrogio, Avigliana e Giaveno.
Ogni attività è pensata per chi ama la natura, la cultura e la contemplazione, offrendo un’occasione unica per immergersi nel territorio e vivere appieno l’esperienza spirituale e storica della Val di Susa.
Come arrivare e perchè soggiornare al B&B La Curandera
La Sacra di San Michele si raggiunge facilmente da Torino ed è accessibile in auto, in treno o, per i più allenati, anche a piedi.
Se cerchi un luogo accogliente e tranquillo dove dormire, La Curandera è il punto di partenza ideale per la tua visita. Situata a Rosta, a soli 20 minuti dalla Sacra, offriamo camere accoglienti e silenziose, colazioni biologiche con prodotti locali, un giardino per il relax e angoli dedicati alla lettura e alla meditazione.
L’ospitalità calda e familiare de La Curandera fa di questa struttura non solo un Bed&Breakfast, ma uno spazio dedicato al benessere profondo, dove poter ricaricare le energie dopo una giornata di cammino, oppure per iniziare il tuo percorso verso la Sacra con la giusta carica.
Che tu sia un pellegrino, un escursionista o un viaggiatore curioso, qui troverai un’accoglienza sincera in un contesto naturale e rilassato, pensato per accompagnarti alla scoperta della Val di Susa.